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lunedì 30 maggio 2016

Infradito in città, si o no?

Finalmente il caldo diciamolo piano è arrivato. Si comincia quindi a indossare magliette a maniche corte, canotte, pantaloncini e poi ci sono loro che ogni anno sono fonte di dibattito tra di noi gente comune, in tv e nelle riviste: LE INFRADITO. In città si possono portare oppure no? C’è chi inorridisce al solo pensiero e chi se ne frega e ci và anche a lavoro. Ho letto da qualche parte che in certi uffici hanno vietato ai lori dipendenti di indossarle, e come dargli torto, ed anche in alcune scuole la stessa cosa. A mio parere, per quanto riguarda noi donne ok, a lavoro assolutamente no, e magari anche in una cena ad un ristorante eviterei metterle, però magari in una passeggiata tranquilla a fine giornata possono anche andare. Oppure so che lo fate anche voi, dopo una serata sui tacchi, sempre in piedi, appena entri in macchina che fai non te le infili le infradito? Quindi in questi casi si le approvo. Ora passiamo ai maschietti, che sia a lavoro, dal fruttivendolo, per una passeggiata, o per buttare l’immondizia, vi prego no. Non ce la posso fare. E avendo un negozio, in questo periodo ne vedo veramente di ogni tipo ve lo assicuro, ne indossano di modelli poi veramente pessimi. Per non parlare di certi, anche ragazzi, che indossano i sandali con i calzini. Ma qui è un argomento a parte, che è meglio non entrarci. L’uomo con l’infradito perde veramente tutta la sua virilità, non c’è niente da fare, l’unico figo che le può indossare è Biagio Antonacci. Ovviamente poi se siamo in vacanza al mare, che sia in spiaggia, lungomare o serate tra bar e locali, infradito si, sia per l’uomo che per la donna.

Lo so, non sono nessuno per dire cosa và o non và indossato. Come sempre questa è la mia opinione. Per quello c'è Enzo Miccio che ne sa più di me, e chissà se anche lui la pensa così. A proposito la mattina intorno alle 10:30 più o meno, è su radio Italia, e se avete bisogno di consigli lui è il top. E Voi cosa ne pensate? Infradito in città si, o infradito in città no? Lasciate la vostra opinione nei commenti. Ovviamente vi voglio bene anche se indossate le infradito…Buona settimana. #pentoleepochette A presto




venerdì 27 maggio 2016

Risotto spinaci e stracchino


Amo moltissimo i risotti, e accorgendomi che non ve ne avevo ancora mostrato nessuno, ecco uno di quelli che più mi piacciono. Il gusto amarognolo degli spinaci si sposa perfettamente con la dolcezza dello stracchino rendendo il tutto super cremoso. E se vi ho fatto venire l’acquolina, ecco gli ingredienti:

390gr riso arborio (la dose è per 4 persone)
500gr spinaci
250gr stracchino
1 litro e 700 ml brodo vegetale
1 tazzina di vino bianco
4 cucchiai di parmigiano
30gr burro
Noce moscata q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

Per prima cosa puliamo e lessiamo gli spinaci e mettiamo su il brodo vegetale. Una volta freddi strizziamo bene gli spinaci e tagliamoli a pezzettini piccoli (quasi tritati), tiriamo fuori dal frigo lo stracchino ed occupiamoci della cottura del riso. Prendete una padella piuttosto larga e fonda o meglio ancora un tegame e fate sciogliere all’interno il burro, aggiungete il riso facendolo tostare qualche minuto e sfumate poi con il vino bianco. Continuando sempre a mescolare aggiungiamo un po’ alla volta il brodo, finche il riso non è cotto. A questo punto spegnete il fuoco ed aggiungete prima gli spinaci e poi lo stracchino, amalgamato il tutto unite il parmigiano, la noce moscata, il pepe e se occorre aggiustate di sale, e nel caso risulti un po’ asciutto aggiungete un pochino di brodo. Ecco quindi che il nostro risotto è pronto per essere portato in tavola. Quanto è buono, davvero, mentre scrivo ho l’acquolina in bocca. Ho conosciuto questo risotto un paio di anno fa in un ristorante per gli 80 anni di mia nonna, e dà lì ho iniziato a farlo svariate volte. Fatelo e non ve ne pentirete. Vi saluto e vi mando un grosso bacio. #pentoleepochette Alla prossima

mercoledì 25 maggio 2016

Outfit of the day 3


Lo so, starete pensando “ancora outfit?”, ci sono andata in fissa avete ragione. Ma siccome ero parecchio soddisfatta stamattina di ciò che ho indossato, ho deciso di mostrarvelo, sperando che magari in qualche modo possa essere per voi fonte d’ispirazione. Come sapete amo mischiare più stili insieme, quindi maglietta di pizzo abbastanza elegante e chic, e sotto pantalone verde, che non so a voi ma a me fa subito estate, in questo modello con il cavallo basso che se non sbaglio si chiamano alla turca o harem, insomma in parole povere come vi dicevo con il cavallo basso, che fa un po’ street style e poi ai piedi ovviamente non possono mancare le mie super comodissime converse. Ah quasi dimenticavo, al collo ho indossato questo ciondolo della Ops!, che amo veramente alla follia.

Maglietta: Piazza Italia
Pantaloni: Piazza Italia
Scarpe: Converse all star
Collana: Ops! Objects

Carino vero? Ditemi di si, sennò sono cavoli vostri. Scherzo ovviamente, non c’è cosa più costruttiva delle critiche. Sono qui anche per questo. Vi saluto e se vi fa piacere lasciate un commento. #pentoleepochette Alla prossima

domenica 22 maggio 2016

Tortilla de patatas


Hola amigos! Oggi si va in Spagna, chi viene con me? A parte gli scherzi, come avrete capito, oggi voglio presentarvi nel caso non la conosceste una delle più famose ricette spagnole: La tortilla de patatas. Abbastanza simile alla nostra frittata di patate. A seconda dei luoghi e delle tradizioni, ne esistono molte varianti sia per quanto riguarda gli ingredienti che la preparazione. Questa è la più classica: patate e cipolle. Invece per quanto riguarda la preparazione c’è chi dice che vanno fritte, e chi dice che vanno cotte più dolcemente, che vanno messe prima le patate e poi le cipolle, o prima le cipolle e poi le patate. Informandomi in giro e vedendo vari video, io ho deciso di friggerle, mettendo prima le patate e verso la fine le cipolle, perché cuocendole a temperature più basse vista l’abbondanza d’olio a mio avviso le patate si imbevono troppo d’olio, e aggiungendo dopo le cipolle, perché mettendole all’inizio anche guardando nei video, la cipolla finiva per bruciarsi. E poi in Spagna la mangiai proprio fatta così…si come no, in Spagna non ci sono mai stata, e fino a qualche tempo fa non ne sapevo l’esistenza di questa ricetta. Volete sapere come l’ho conosciuta? Rullo di tamburi. Guardando “Il Segreto”. Ebbene si, ne sono una grande fan, non me ne perdo una puntata. Sono un’inguaribile romantica. OK, basta chiacchiere e cominciamo a preparare la tortilla. Ecco gli ingredienti:

5 patate medio-grandi
5 uova
1 cipolla
olio per friggere q.b.
olio extra vergine q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Sbucciamo e puliamo le patate, asciughiamole bene e tagliamole a cubetti. Prendiamo la cipolla e tagliamo anche lei a cubetti (un po’ più piccoli), cercando di non piangere mi raccomando. Ora aggiungiamo abbondante olio in una padella bella ampia e una volta caldo immergiamoci le patate. Quando vedete che cominciano a dorarsi è il momento di aggiungere le cipolle. Una volte cotte scolatele su carta assorbente e salatele leggermente. Sbattiamo le uova in una ciotola aggiungendo un pizzico di sale e pepe. Prendiamo la padella in cui abbiamo fritto. In certe ricette dicevano di usare lo stesso olio, io però ho deciso di buttarlo, pulire la padella e aggiungere un giro d’olio extra vergine. Quindi appena caldo, aggiungete le patate e le cipolle, e quando cominciano a soffriggere introducete le uova. Cuociamola prima da un lato e poi dall’altro e trasferiamola su un piatto. La tortilla è quindi pronta per essere gustata. La nostra frittata di patate è buonissima, ma questa è veramente il top, l’altra sera poi è venuta ancora più buona. Forse perché ho usato a differenza delle altre volte la cipolla rossa, fatto sta che l’ho mangiata quasi tutta io. Fatela e poi ditemi se è piaciuta anche a voi. Vi ringrazio per essere sempre così carini con me, e vi mando un grande abbraccio. A presto

giovedì 19 maggio 2016

Liebster award


Oggi vi voglio parlare del premio LIEBSTER AWARD.
Colgo l'occasione per ringraziare Fabiola foodblogger per avermi dato la possibilità di partecipare a questo premio nominandomi

 I liebster award è un premio rivolto ai migliori blog emergenti.
Ha lo scopo di creare nuove conoscenze con altri blog e di condividere ricette, idee, commenti.. E' un'ottima possibilità per far conoscere il proprio blog. I l mio ringraziamento va quindi a Fabiola
del blog http://rossopomodorocucina.blogspot.it/ che mi ha nominato, e con l'occasione vi invito ad andare a visitare il suo blog, molto interessante e ricco di ricette gustose e sfiziose.
Regole dei blog
I blog nominati devono:
1 Nominare il blogger che vi ha nominato
2 Seguirlo
3 Rispondere alle 11 domande che vi pone
4 Nominare altri 10 blogger che hanno meno di 200 lettori
5 Pubblicare il logo sul vostro blog
6 Elaborare altre 11 domande per i blogger

Rispondo alle domande che mi ha rivolto Fabiola
1 Cosa fai nella vita? Lavoro nel negozio di alimentari di famiglia 
2 Di che cosa tratta il tuo blog? Moda e cucina
3 Perchè hai aperto un blog di cucina? Per condividere le mie idee culinarie con altre persone
4 Che cosa vorresti migliorare del tuo blog? Le foto
5 Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Riuscire a vivere solo con le mie forze 
6 Quale sogno vorresti realizzare? Aprire un locale tutto mio 
7 Preferisci i primi o i secondi? I primi 
8  Che ricetta ti piacerebbe preparare ? I macarons 
9 Quale chef stellato ammiri di più? Antonino Cannavacciuolo
10 Di quale ricetta vai più orgogliosa e perchè? La pizza senza glutine 
11 Qual'è il programma televisivo di cucina che ti piace di più? Master chef 

I blog da me nominati sono:
http://unospicchiodimelone.blogspot.it/
http://lachicchina.blogspot.it/
http://pentoleevecchimerletti.blogspot.it/
http://lemonblu.blogspot.it/
http://ungirasoleincucina.blogspot.it/
http://annaincasa.blogspot.it/
http://cucinateresa.blogspot.it/
http://idolcidigrazia.blogspot.it/
http://marikacakes.blogspot.it/
http://four-foodies.blogspot.it/
La procedura è semplice basta creare un post sul vostro blog. Si comincia ringraziando la blogger che vi ha nominato e seguirla, per poi rispondere alle seguenti domande. Non vi resta che nominare anche voi  10 bloggers con meno di 200 followers, rielaborando 11 domande a vostra scelta. Ecco le le mie:
1 Cosa provi mentre cucini?
2 Chi è il tuo chef preferito?
3 Qual è il tuo piatto preferito?
4 Qual è il piatto che detesti preparare?
5 Se avessi un ristorante, quale piatto non dovrebbe mai mancare?
6 Per chi ami cucinare?
7 Cucini piatti stranieri?
8 Di cosa ti occupi nella vita?
9 Hai altre passioni oltre la cucina?
10 Master chef o Hell’s kitchen?

11 Per quale persona famosa cucineresti?                    

Un abbraccio. A presto  

Outfit of the day 2


E’ da quando sono piccola che sono un maschiaccio, ho sempre preferito dare due calci ad un pallone, che servire un finto thè a delle bambole. Quindi vedermi indossare una gonna è veramente raro, ma nei momenti in cui la mia femminilità riaffiora ecco che prende forma quest’outfit. Adoro mischiare più stili insieme, quindi si alla gonna, ma sotto scarpe da ginnastica, in modo che può essere indossato anche di giorno senza troppo pretese, e poi c'è questo body comodo ma con una scollatura abbastanza importante. Eh già sono tornati di moda i body e io li promuovo appieno. E siccome questo caldo quest’anno proprio non ne vuole sapere di arrivare, sopra ho deciso di abbinarci questo semplice giacchettino nero.

Gonna : Piazza Italia
Body: H&M
Cardigan : Piazza Italia
Scarpe : Converse All star

 Che ne dite? Vi è piaciuto quest’outfit? A me è piaciuto un sacco. E spero sempre che ciò che indosso possa esservi d’aiuto per creare i vostri outfit. Se avete bisogno di consigli, o se voi volete consigliarmi qualcosa, sono qui per voi. #pentoleepochette  A presto

lunedì 16 maggio 2016

Polpette di pane


Oggi voglio presentarvi questa semplice ma gustosa ricetta. Nata per riciclare del pane raffermo, che altrimenti avremmo buttato. Io le adoro, in casa le cuciniamo da sempre. Le ho rifatte proprio qualche giorno fa dopo un bel po’ di tempo, e assaporandole ho subito pensato che fosse la ricetta giusta da condividere con voi. Ecco gli ingredienti:

 4 fette pane casereccio con o senza glutine (circa 200-250 gr)
2 spicchi d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
2 cucchiai di pecorino
1 uovo
80 ml acqua
80 ml latte
Olio di semi per friggere
Pan grattato q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

Tagliamo a metà le fette di pane, e facciamole ammollare in un piatto con il latte, l’acqua, l’aglio tagliato a pezzetti e il prezzemolo tritato. Lasciamole riposare per una quarantina di minuti in modo che prendano tutti i sapori. Passato il tempo leviamo l’aglio che ormai ha rilasciato tutto il suo profumo e con le mani formiamo l'impasto al quale aggiungiamo l’uovo sbattuto, il pecorino, un pizzico di sale e un pizzico di pepe. Formiamo quindi le nostre polpette e passiamole nel pan grattato. Con queste quantità ne verranno circa 11. Aggiungiamo abbondante olio in una padella bella ampia, e una volta caldo immergiamole dentro facendole dorare da tutti e due i lati e scoliamole su un piatto con della carta assorbente. Dopo qualche minuto levatele dalla carta e servitele su un vassoio. Ora non vi resta che andare a tavola e gustarvi queste spettacolari polpette. Vi assicuro che non ne lascerete neanche mezza. Creano dipendenza credetemi, farete avanzare il pane apposta per rifare le polpette. Non mi resta che salutarvi e augurarvi un buon inizio di settimana. #pentoleepochette A presto!!!!

domenica 15 maggio 2016

Collane Choker. Top o Flop?

Gli accessori sono una parte importante dell’outfit. Lo completano e lo valorizzano, se ovviamente sappiamo scegliere quelli giusti. In questa primavera estate sono tornate di moda le collane choker, ovvero i collari. Io mi ricordo che li indossavo quando ero piccola alla fine degli anni 90. Gettonatissimi. In plastica con quella forma un po’ tribale, tattoo. Dal classico nero fino a quelli più colorati. Stavolta tornano in versione chic, gioiello. Indossati dalle modelle dei più famosi stilisti, come Louis Vuitton, Christian Dior e Chanel. Sicuramente meglio indossarli con un abito da sera, soprattutto se con ampie scollature, in modo da valorizzare sia il gioiello che il décolleté. Ecco alcuni modelli:





A me questi tipi di collane non convincono tantissimo. Dovrebbero appunto valorizzarci, ma a me danno l’impressione che facciamo l’effetto contrario. Sembra che schiaccino un po’ la figura. Ma ovviamente è il mio parere. Magari qualcuno meno vistoso e più sottile e delicato forse riuscirei a metterlo. E vi assicuro che ho scelto di mostrarvi quelli più sobri. Ma è giusto indossare qualcosa che non ci piace o non ci dona solo per essere al passo con la moda? Io sono dell’idea che quello che indossiamo, che sia un vestito, un paio di scarpe o appunto una collana, debba per prima cosa farci sentire a proprio agio e rispecchiare ciò che siamo. Quindi si alla moda, ma fino a un certo punto. Meglio prendere spunto da più stili, personalizzarli e farne appunto uno nostro. Voi che ne pensate, siete contrari o favorevoli a questi collari? Lasciate le vostre risposte nei commenti. Vi auguro una buona domenica. #pentoleepochette. Alla prossima 




giovedì 12 maggio 2016

Torta alla crema e mirtilli


Qualche giorno fa ho postato su una community la foto di questa torta, e siccome vi è piaciuta molto e mi avete chiesto la ricetta, eccola qui. Esistono tanti metodi per fare il pan di spagna, dividere gli albumi dai tuorli, cuocerli, ma a dirvela tutta, io ho versato tutto in una ciotola, e questo è il risultato, ho anche aggiunto un pochino di latte per renderlo più spumoso. La mia è ovviamente nella versione gluten free, ma ottima anche nella versione con. Ecco gli ingredienti:

Per il pan di spagna:
250 gr. Farina con o senza glutine
120 gr. Maizena (amido di mais)
90 gr. Zucchero
4 Uova
80 ml. Latte (io ho usato quello zymil)
Per la crema pasticcera:
500 ml Latte
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di farina o fecola
Scorza di ½ limone
Per la decorazione:
Una manciata di mirtilli sciroppati
100 gr. Cioccolato al latte
q.b. acqua
q.b. succo di limone
q.b. zucchero a velo
Per la bagna:
100 ml sciroppo dei mirtilli
100 ml acqua

Per prima cosa, prepariamo la crema pasticcera. In un pentolino unite i tuorli, lo zucchero, la farina e mescolate il tutto. Versate un po’ alla volta il latte che avrete precedentemente riscaldato. Portate poi il pentolino sul fuoco, continuando a mescolare finchè non si addensa la crema ed aggiungete la scorza di limone. Ora che è pronta, lasciamola raffreddare da una parte, ed occupiamoci del pan di spagna. Versate in una ciotola bella capiente la farina, lo zucchero, le uova e il latte. Mescoliamo gli ingredienti con le fruste elettriche a velocità sostenuta e finchè l’impasto non risulti ben amalgamato, lucido e cremoso. Versiamo l’impasto in una tortiera da 24cm a cerniera ricoperta con la carta forno, livelliamolo bene, ed inforniamo a 175° per 40/45 minuti. Ora che il nostro pan di Spagna è pronto tiriamolo fuori dal forno e lasciamolo riposare per i primi 15 minuti nella tortiera, poi estraetelo e fatelo raffreddare ancora per 25/30 minuti. A questo punto tagliamolo in due e versiamo metà della bagna di acqua e sciroppo di mirtilli sulla superficie della metà inferiore e aggiungendo poi sopra più della metà della crema. Nel frattempo fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato. Ammetto che il mio pan di spagna è cresciuto di più nella parte centrale, venendo un po’ a cupola così ho tagliato quel pezzo che fuoriusciva di più usandolo poi dopo per la decorazione. Adesso  prendiamo quindi la parte superiore giriamola sottosopra e versiamoci la bagna rimasta, rigiriamola di nuovo e ricomponiamo così la nostra torta. E’ arrivato il momento più divertente: la decorazione. Spalmiamo la restante crema sia sopra che su i lati. Prendiamo quel pezzo di pan di spagna che avevamo precedentemente eliminato, tagliatelo a pezzettini e bagnatelo con un po’ d’acqua e di succo di limone in modo da renderlo spugnoso e cospargetelo qua e là su tutta la superficie. Ora è la volta del cioccolato. Aiutandovi con un cucchiaio colatelo sopra in modo casuale. Passiamo poi ai mirtilli, fateli scolare per bene ed adagiateli sulla torta. Non ci resta che il tocco finale, una spolverizzata di zucchero a velo. Ora poniamo la torta nel frigo in modo che riposi, tirandola fuori qualche minuto prima di servirla. Il procedimento è lungo, ma il risultato è super. Fatela e poi saprete dirmi. Vi saluto. Alla prossima

martedì 10 maggio 2016

Tutti al mare

Finalmente riesco a scrivere qualcosa, il lavoro in questi giorni mi sta portando via molto tempo, e la sera sono k.o. ma siccome mi mancavate eccomi qua. Oggi forse è stato il primo giorno veramente caldo, e mi è venuta subito voglia di mare, e mare è sinonimo di costume. Quindi appena tornata a casa mi sono messa al p.c. per scovare le ultime tendenze di questa estate. E devo dire che ce ne sono per tutti i gusti. A fascia, a triangolo, con le coppe preformate, slip classici e con laccetti, brasiliane, e dei costumi interi veramente ma veramente belli. E come l’anno scorso volant a volontà (e devo dire che la cosa non mi dispiace). Ne troviamo di più economici tipo quelli H&M e Tezenis, e quelli un po’ più importanti tipo Golden Point che se poi mi stessero come la Nargi ci spenderei anche mezzo stipendio. A parte gli scherzi sono tutti veramente belli. Sta a voi ovviamente scegliere in base alle vostre possibilità, necessità e gusti. Questi che ho scelto di mostrarvi oggi sono H&M.

Top 14,99€ Slip coordinato 9,99€

Top 17,99€ slip 9,99€

Costume intero 9,99€

Top 14,99€ Slip coordinato 9,99€


E voi quali modelli preferite? Io senza dubbio quelli a fascia, sperando ovviamente di indossarli il più presto possibile. Avete già scelto la meta per le vostre vacanze? Lasciatemi qui i vostri commenti. Come sempre mi trovate su instagram #pentoleepochette e su twitter. A presto 



venerdì 6 maggio 2016

Polpettone vegetariano


Oggi voglio mostrarvi uno dei quei piatti che almeno una volta nella vita tutti abbiamo mangiato, ma realizzato in un modo diverso: Il polpettone. E’ sicuramente una delle cose che più preferivamo da bambini, e uno dei pochi modi di mangiare la carne in modo gustoso, e soprattutto il polpettone fa “casa”, perché puoi andare nel migliore ristorante della città, e gustare un piatto che viene presentato nel modo più bello che si può, ma è niente a confronto del polpettone. Lui è calore, è le serate in famiglia, quando guardavi sarabanda, preparavi la cartella e poi tutti a letto. Ma come cucinarlo se non mangiamo la carne e vogliamo sentire ancora una volta quel calore di casa? Ho io la soluzione. Prendete carta e penna. Ecco gli ingredienti:

20 gr. Lenticchie già cotte
240 gr. Fagioli borlotti già cotti
230 gr. Ceci già cotti
125 ml latte (io ho usato quello zymil)
2 fette di pane con o senza glutine
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai di parmigiano
1 patata lessa
1 uovo
Pangrattato q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio q.b.
Burro q.b.
Vino bianco q.b.

Prendete le fette di pane e ammollatele con una parte del latte a disposizione (circa 25/30 ml). Mettete sopra il pane l’aglio tagliato a pezzetti in modo che dia profumo al pane e che dopo elimineremo. Ora frulliamo le lenticchie, i ceci e i fagioli con il restante latte. Trasferite il composto ottenuto in una ciotola, e aggiungeteci il parmigiano, la patata lessa schiacciata, l’uovo che avremo precedente sbattuto e il pane ormai ammollato che spezzetteremo con le mani. Aggiustiamo di sale e pepe. Ora prendiamo due bei pezzi di carta forno. Oleateli e spolverizzateci sopra un po’ di pan grattato. Dividiamo l’impasto a metà e trasferiamolo una parte su un pezzo e una parte sull’altro. Formiamo aiutandoci con la carta da forno i nostri polpettoni. Si meglio farne due un po’ più piccoli che uno grande, anche perché il composto rimane comunque piuttosto morbido. Formate come delle grandi caramelle e trasferiamoli per un’ora e 45 minuti in frigo. Ora arriva la parte più complessa. Apriamo con cautela i nostri polpettoni. Facciamo riscaldare in una padella bella ampia un po’ d’olio e una noce di burro, facciamoli rosolare quindi prima da una parte poi sfumiamo con una spruzzata di vino e con molta ma molta cautela giriamoli, facendoli così rosolare anche dall'altro lato. Più o meno 5 minuti per parte. Ora con altrettanta cautela trasferiamoli in una teglia ricoperta da carta forno ed inforniamo a 180° per 30/35 minuti. Passato il tempo tiriamo fuori i nostri polpettoni, lasciamoli raffreddare per un quarto d’ora, tagliamoli poi a fette e serviamoli a tavola. Io l’ho accompagnato (ora torno al singolare), nel modo più classico, ovvero con delle patate al forno. Ma è buonissimo anche con del purè e siccome sono di stagione anche con degli asparagi, o insomma con quello che più preferite. E se vogliamo fare una cosa ancora più gustosa mettiamo sul polpettone un po’ di maionese. Non sarà come quello di carne, ma vi assicuro che è molto ma molto buono. Da fare quelle sere in qui vogliamo coccolarci un po’ e sentirci a casa, anche se magari siamo dall’altra parte del mondo, lontani dai nostri cari. Stasera sono sentimentale, mi è presa così. E’ meglio che vi saluto…Vi abbraccio tutti.  (lo so la foto non è delle migliori, ma mi sto adoperando per tutto ciò)  A presto    

mercoledì 4 maggio 2016

Audrey Hepburn

Quando si parla di moda, non possiamo non pensare a lei: Audrey Hepburn. Perché lei non è stata solo un’attrice, ma un’icona di moda, stile ed eleganza, quel portamento che solo lei sapeva avere. Nata prima come ballerina, nel periodo nazista, tanto che la malnutrizione dovuta a quegli anni la portò ad abbandonare la danza ma per questo poi ad avvicinarsi al mondo del cinema. Ogni film con lei diventava un’opera d’arte, i suoi primi piani erano un incanto. E’ stata la musa di molti stilisti, come non ricordare il tubino nero indossato in “colazione da tiffany” creato per lei da Givenchy.




Tutto ciò per ricordare nel mio piccolo, il compleanno di Audrey. Si perché oggi avrebbe compiuto 87 anni, peccato che una malattia ha stroncato troppo presto la sua vita. HAPPY BIRTHDAY AUDREY 



lunedì 2 maggio 2016

Riso cheesecake salata


Adoro ogni tipo di cheesecake: che siano dolci, salate, al forno o fredde. E ieri ho voluto sperimentarne una nuova. Non volevo usare la colla di pesce, ma mi serviva comunque un qualcosa che me la facesse risultare più resistente e corposa. Ho deciso così di lessare del riso ed aggiungerlo all’impasto. E devo dire che il risultato è più che riuscito. Rimane consistente ed anche sotto i denti il riso accompagnato dagli altri ingredienti risulta più che gradevole. Ecco gli ingredienti:

100 gr. Riso originario
40 gr. Fagiolini
250 gr. Formaggio spalmabile
1 vasetto di yogurt
100 gr. Grissini con o senza glutine
4 foglie di basilico
90 gr. Burro
2 cucchiai d’olio
10 olive taggiasche
2 pomodori rossi a grappolo
4 cucchiai di parmigiano
1 ciuffo di prezzemolo
Pepe q.b.
Sale q.b.

Per prima cosa frulliamo i grissini, ed aggiungiamo ad essi il burro fuso. Amalgamiamo e trasferiamo la nostra base per la cheesecake in una tortiera a cerniera ricoperta da carta forno. Livelliamola bene. Lasciamola quindi riposare a temperatura ambiente per 10 minuti e poi trasferiamola in frigo per un’ora. Ora occupiamoci della parte cremosa. Cominciamo dal riso. Lessatelo e lasciatelo raffreddare. Continuate poi con i fagiolini, che una volta lessati vi consiglio di tenerli in una ciotola immersi nell’acqua fredda in modo che rimangano belli verdi. Con il frullatore ad immersione frullate le foglie di basilico e il ciuffo di prezzemolo con l’olio e 3 cucchiai di yogurt. Prendiamo i pomodori e tagliamoli a dadini. Io l’ho sbucciati immergendoli per qualche minuto nell’acqua bollente, ma potete tranquillamente lasciarli anche con la buccia. Tagliate poi a rondelle le olive. Prendiamo una bella ciotola e lavoriamo con una spatola il formaggio spalmabile, il restante yogurt e il parmigiano in modo da formare una bella crema. Incorporiamo all’interno tutti gli ingredienti: i pomodori a dadini, i fagiolini tagliati a pezzetti, le olive, il riso, le erbe aromatiche frullate, un pizzico di sale e una generosa spolverata di pepe. Passata l’ora tiriamo fuori dal frigo la base di grissini ed aggiungiamogli sopra il composto. Livelliamola bene e trasferiamola nuovamente in frigo per  1 ora e 45 minuti. Finalmente è giunta l’ora di mangiarci la nostra cheesecake. Eh già perché l’attesa è veramente tanta ma per il risultato che otterremo, fidatevi di me, ne vale davvero la pena. Perché anche a voi piacciono le cheesecake vero? Lasciatemi qui nei commenti le vostre risposte. #pentoleepochette   A presto!!!!